Discorso di Cristina Zanini all’evento #donneperledonne che si è tenuto a Balerna la domenica 15 settembre 2019. Nella foto qui sopra alcune delle tante compagne che sono intervenute!

Sono sempre stata ecologista, socialista e femminista, anche se non militante in prima linea.Il 50. anniversario dalla concessione al diritto di voto alle donne in Ticino, mi ha spinto a cercare qualcosa di più sulla storia delle “suffragette ticinesi e svizzere”. Le conquiste femminili si ottengono passo dopo passo, con azioni politiche nelle istituzioni ma soprattutto anche con rivendicazioni femministe pubbliche.

Mi sono resa conto che il ruolo delle donne progressiste è stato determinante:

  • Lo sciopero generale del 1918 (Anna Klawa Morf)
  • La SAFFA del 1928 (lumaca)
  • Il libro di Iris von Roten nel 1958 “Frauen in Laufgitter” (“Donne in gabbia”)
  • Lo sciopero del burro nel 1967 dell’associazione delle consumatrici
  • La marcia delle donne capitanata da Emily Lieberherr il 1 marzo 1969 a Berna
  • Lo sciopero delle donne del 1991 (Christiane Brunner)

Con il passare degli anni, mi appare sempre più chiaro che dobbiamo conoscere meglio chi ci ha precedute. Le nuove generazioni non sono sempre consapevoli dei progressi avuti in pochi anni. Noi dobbiamo raccontare loro le storie passate e incoraggiarle a proseguire le lotte per un mondo migliore più equo, meno improntato al profitto.

In questo noi donne socialiste , ecologiste e progressiste possiamo dare un decisivo contributo e per questo chiediamo sostegno tutte unite alle prossime elezioni federali.

Vota #donneperledonne con #testamaniecuore
Cristina Zanini Barzaghi – Lista n. 15 Candidata n. 8

Sono cresciuta in una famiglia tradizionale, ma non patriarcale. Ho potuto accedere a degli studi superiori. Ho iniziato a lavorare in un mondo maschile senza troppi problemi e soprattutto assolutamente inconsapevole del fatto che solo pochi anni prima le donne non potevano votare o esercitare una professione se si sposavano. La mia generazione di donne è la prima ad avere approfittato dei benefici della concessione del diritto di voto e dei movimenti femministi e giovanili del sessantotto. Le nostre mamme e nonne hanno avuto molte meno opportunità. Mi sono sposata con un uomo di mentalità molto aperta e ho sempre lavorato, in vari modi, anche quando sono nati i miei figli. L’interesse per le questioni femminili è emerso durante gli studi e da allora in avanti ho costruito una rete importante di contatti con donne di ogni estrazione e con associazioni di vario tipo, che non sto qui ad elencare.