Cristina Zanini Barzaghi
Dopo il diploma in ingegneria civile presso il Politecnico Federale di Zurigo, la mia attività professionale si è concentrata nel calcolo strutturale. Sono stata contitolare dello studio d’ingegneria Borlini & Zanini SA e docente SUPSI per molti anni. Mi interesso da sempre di promozione della tecnica e di pari opportunità. Questo impegno trasversale alla professione mi ha avvicinato alla politica. Dal 2013 sono municipale della città di Lugano, responsabile del Dicastero Immobili, impiego che svolgo al 50%. Mi occupo di edilizia pubblica e di gestione immobiliare per il patrimonio edilizio della città. Sono consapevole della responsabilità del mio agire nei confronti delle nuove generazioni. Perciò dedico molta attenzione alla cultura della costruzione e alla sostenibilità ambientale e sociale. Dal 2022 sono contitolare dello studio d’ingegneria Zanini Gozzi Sagl.
Signora Zanini Barzaghi, la città di Lugano è uno dei committenti più importanti, ci dia qualche cifra
La città di Lugano ha un cospicuo ed eterogeneo patrimonio immobiliare, il cui valore supera il miliardo di franchi. Ogni anno investiamo ca. 70 milioni in opere di genio civile e di edilizia. Una buona fetta è dedicata a contributi per opere regionali. Il dicastero immobili si occupa di tutto il ciclo di vita degli edifici cittadini e dedica una buona metà di questi investimenti in progetti e cantieri di ogni dimensione.
Come ente pubblico quali sono i progetti strategici per i prossimi 20 anni
La città ha elaborato delle linee di sviluppo relazionate con il piano finanziario e il nuovo piano direttore comunale, che aiutano a fissare gli investimenti prioritari per i prossimi decenni. Nel genio civile sono da rimarcare quelli per il nuovo tram e per la mobilità lenta, coordinati con il Cantone. Mentre per l’edilizia pubblica saremo concentrati nella costruzione del nuovo polo sportivo a Cornaredo e continueremo ad investire per scuole e case anziani, come fatto negli ultimi decenni. Come città vogliamo sviluppare nel prossimo futuro il settore congressuale e della formazione. Perciò prevediamo di realizzare un nuovo centro congressuale al Campo Marzio e sostenere USI e SUPSI nei propri sviluppi. Un tema che personalmente trovo pure molto importante è la necessità di offrire più alloggi a prezzi accessibili e spazi verdi attrattivi. Anche in questi campi abbiamo avviato dei progetti.
La collaborazione pubblico privato è una necessità o un’opportunità
Probabilmente entrambe le cose. Il partenariato PPP deve basarsi su un rapporto di fiducia e di unione d’intenti. I vantaggi reciprochi non devono essere solo economici, ma pure sociali e ambientali. Come città abbiamo esperienze consolidate con diritti di superficie attribuiti a enti senza scopo di lucro come cooperative di alloggio o fondazioni. Recentemente, come avviene nelle altre città svizzere, ci stiamo indirizzando alla collaborazione con investitori per realizzare progetti di ampia portata, come il polo sportivo, il cui cantiere si è appena avviato. L’accompagnamento di questi progetti richiede una buona struttura amministrativa, tecnica e giuridica, e una conduzione politica che dialoga costantemente con l’investitore, con la cittadinanza e le aziende.
Come si rapporta con i suoi collaboratori una politica che però è anche una tecnica
Cerco di svolgere bene il mio compito di politica conducendo, mediando e stimolando nuove idee. Non è possibile calarsi nel dettaglio, come faccio nel mio lavoro di progettista. Naturalmente mi rapporto facilmente con il mio staff su ogni genere di questione. Ho invece dovuto imparare a comunicare meglio con la politica, perché non è ovvio spiegare alcuni aspetti intrinsechi del nostro settore, come i tempi lunghi necessari per le procedure edili e pianificatorie. In più devo anche difendere il mio pensiero molto sensibile alle questioni ambientali e sociali.
La sua soddisfazione e il suo rammarico in questo settore negli ultimi 10 anni
Trovo molta soddisfazione nel seguire più progetti in contemporanea, piccoli e grandi. Molti sono ben avviati. Sono contenta di aver completato il LAC e le mense scolastiche, come pure di aver promosso la ristrutturazione delle ex case comunali e la costruzione di diverse scuole e case anziani. Anche la Foce del Cassarate, la masseria di Cornaredo e la nuova scalinata della stazione sono dei dossier ben riusciti. Sono pure lieta del fatto che il Dicastero immobili, creato ex novo nel 2016, è ora divenuto una squadra interdisciplinare affiatata e pronta a seguire ogni tipo di progetto. Ho soprattutto il rammarico di non essere riuscita a fare molto per l’edilizia sostenibile, per promuovere l’impiego di materiali da riciclaggio o rinnovabili e per contenere i rifiuti edili evitando demolizioni e ricostruzioni. Nel prossimo futuro, la politica e il mondo economico devono obbligatoriamente confrontarsi con questi temi.