A. Per iniziare è bene fare un po’ di storia

Il 16 aprile 2012 venne presentato al CC il messaggio MM 8477 mense per tutti.

Si tratta di uno sforzo non indifferente fatto dall’allora capodicastero scuole Nicoletta Mariolini, che era riuscita a convincere un municipio tutt’altro che disponibile a rispondere positivamente ad una mozione firmata da tutte le donne del CC di Lugano risalente addirittura al 2004 e mai portata in voto al CC.

Dopo l’intenso lavoro della commissione speciale istituita per l’occasione, il 4 febbraio 2013 il CC di Lugano vota con una buona maggioranza il messaggio.

Arrivata qualche mese dopo in municipio, la crisi finanziaria ha costretto il municipio a sospendere il dossier in attesa di tempi migliori. Per me un dispiacere nel non poter ampliare un servizio importante a tutte le famiglie, soprattutto a favore delle donne che ancora oggi faticano a conciliare famiglia e lavoro.

Ma fortunatamente il CC ha riattivato con forza il dossier facendo un emendamento al preventivo 2015. Ho avuto quindi il piacere di concretizzare gli investimenti previsti in diversi luoghi della città. Oggi arriviamo alla chiusura di questo credito importante con l’inaugurazione di questa bella struttura.

B. Come è nata Fil Rouge

Inizialmente era previsto di ristrutturare la villa Bolla Rava, ma in seguito ad approfondimenti tecnici i dicasteri responsabili hanno proposto una scelta più innovativa per diversi motivi:

  1. Si è scelto di costruire sul tetto della scuola: si valorizza un edificio esistente senza sprecare territorio. Ciò ha permesso di dedicare Villa Rava ad un contenuto affine alla vicina casa anziani e nel contempo di risanare il tetto della scuola.
  2. La struttura in acciaio è leggera e poco impattante. Non sono stati necessari grandi interventi sull’edificio sottostante, tanto che la scuola è rimasta aperta durante il cantiere. In più i materiali scelti sono in gran parte riciclabili: un buon esempio di economia circolare, oggi di massima attualità.
  3. Il progetto Fil Rouge degli architetti Inches + Geleta scaturisce da un concorso aperto nel 2017 ad architetti di età inferiore di 40 anni. Probabilmente un’esperienza mai fatta prima dalla città di Lugano. Un’esperienza ben riuscita, che spero potremo ripetere. Il cantiere avviato nel 2020, seppur con le difficolta della pandemia, è durato 2 anni: visto dall’esterno è un po’ tanto! Come spesso succede in edilizia, a posteriori pochi ricorderanno tempi e costi: ma rimarrà la bellezza di questo spazio e la funzionalità che le collaboratrici e soprattutto i bambini potranno apprezzare per molti anni.

C. Grazie

Seppur questa sia una piccola costruzione, è impressionante il numero di persone coinvolte nella sua realizzazione, ed è impossibile citarle tutte: decine di funzionari dei dicasteri interessati edilizia pubblica, edilizia privata, socialità, scuole, servizi extra scolastici, una decina di uffici di progettazione, 35 ditte che si sono occupate della realizzazione. Grazie del vostro lavoro.

Cristina Zanini Barzaghi, Capodicastero Immobili, Municipale città di Lugano

©Foto Tonatiuh Ambrosetti