+ sostenibilità sociale e ambientale nelle realizzazioni della città.

A Pregassona è stato inaugurato il nuovo centro polifunzionale Polis: non solo una casa anziani per 114 ospiti, ma anche centro diurno, asilo nido, spazio pubblico per il quartiere. La popolazione e i residenti sono molto felici di questa bella struttura. Una grande festa molto partecipata e ricca di emozioni con la Filarmonica Pregassona Città di Lugano e i ragazzi formidabili di Filling The Music. Per me, dopo nove anni in municipio, si tratta della prima importante opera conclusa come responsabile dell’edilizia pubblica. Motivo d’orgoglio è stata la presenza qui qualche settimana fa della consigliera federale Simonetta Sommaruga che ha definito l’edificio un progetto-faro per l’innovazione svizzera. I pannelli fotovoltaici sulle pareti e sul tetto coprono infatti circa la metà del fabbisogno del grande edificio.

Qui sotto il discorso letto in occasione dell’inaugurazione.

14 maggio 2022

Gentili signore, egregi signori, gentili ospiti di questa struttura,
Sono lieta di portare il saluto da parte del Municipio della città. Un saluto particolare al consigliere di Stato Raffaele Rosa e a tutte le autorità presenti, ai rappresentanti degli studi progettisti e delle ditte realizzatrici, ai collaboratori della città coinvolti del dicastero immobili e dell’ente Lugano Istituti sociali LIS.

Lo scorso 8 settembre, con l’arrivo dei primi ospiti, abbiamo tenuto una conferenza stampa spiegando i dettagli dell’edificio. Un’edificio che nelle intenzioni dell’architetto progettista Rosario Galgano avrebbe dovuto diventare un “significativo spazio di interazione sociale, facilitato da nuovi percorsi pedonali e spazi pubblici di qualità per il quartiere”. Ora dopo diversi mesi, resi difficili dalle restrizioni sanitarie, possiamo finalmente confermare questa visione. La casa è ben collaudata e apprezzata da chi la frequenta e chi la abita. Non solo gli interni ma anche gli esterni danno valore a questa importante realizzazione della città, che è stata il più grande cantiere edile degli scorsi anni. Con la “consegna delle chiavi”, lo scorso mese di settembre, tutte le difficoltà esecutive e procedurali sono state presto dimenticate, con loro anche coloro che hanno lavorato per creare questi spazi: un impegno di centinaia di persone sull’arco di molti anni, che hanno passano il testimone ad altre numerose persone che si occupano amorevolmente degli ospiti di diverse generazioni che frequentano questa casa. Non ho previsto un vero discorso ma una serie di ringraziamenti.

Come responsabile dell’edilizia pubblica mi sento in dovere di rivolgere un primo ringraziamento alle maestranze, alle ditte realizzatrici, ai progettisti architetti (con alla testa l’arch. Rosario Galgano) assieme agli ingegneri specialisti, alla direzione lavori e all’impresa generale di costruzione Garzoni SA che hanno garantito lo svolgimento dei lavori senza intoppi singnificativi (salvo la pausa forzata dovuta al covid nella primavera del 2020). I ca. 40 milioni di investimento hanno prodotto un indotto economico locale non trascurabile, visto che la gran parte delle 60 ditte subappaltanti sono del Luganese. Un grazie anche ai responsabili del dicastero immobili sezione edilizia pubblica (Marco Mattei e Paolo Soldati) che assieme al personale del LIS hanno operato con molto impegno per giungere oggi ad un ottimo risultato: una casa bella e per tutte le generazioni, come voluto dalla popolazione e dal Municipio dell’ex comune di Pregassona.

Un secondo ringraziamento è doveroso anche all’ex comune di Pregassona che ha voluto questa struttura, mancante in questo quartiere popoloso. Una lacuna che finalmente viene colmata: Polis si affianca alle altre case anziani della città nell’offrire un’abitazione dignitosa alla popolazione anziana della nostra città. Il terreno destinato a questo edificio è stato acquisito dall’ex comune di Pregassona e il concorso d’architettura è stato organizzato dopo l’aggregazione nel ormai lontano 2004.
Un terzo ringraziamento a AIL e DACD SUPSI (istituto ISAAC) con i quali è stato possibile implementare tecniche virtuose: siamo particolarmente orgogliosi dell’impianto fotovoltaico previsto non solo sul tetto ma anche sulle facciate che arriva a coprire più del 50% del fabbisogno energetico totale. Questa scelta innovativa è stata apprezzata anche dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga, responsabile del dipartimento federale dell’ambiente, la quale ha visitato questa struttura proprio qualche settimana fa, inserendola fra i progetti-faro dell’innovazione svizzera. Puntare sul sole come fonte energetica è lungimirante ed indispensabile. Come città anche in futuro continueremo sulla strada della sostenibilità con ulteriori progetti, fra i quali la casa anziani di Canobbio già in costruzione e il polo sportivo PSE.

Un quarto ringraziamento a tutta la cittadinanza per la pazienza nell’attendere questa opera, che vede la luce dopo vent’anni dalla prima idea. L’inizio del cantiere è avvenuto nel 2018 dopo un tortuoso iter di appalto, con rallentamenti a causa di diversi motivi, non solo dipendenti dalla politica. Con volontà, pazienza e costanza si arriva comunque alla meta.

Grazie infine a tutte e tutti voi per l’ascolto.

Cristina Zanini Barzaghi, municipale di Lugano, dicastero immobili