Discorso per l’inaugurazione Archivio Storico di Cristina Zanini Barzaghi. 14 giugno 2019

Sono certa che perdonerete il mio desiderio di dare priorità allo sciopero delle donne, che entrerà nella storia del nostro paese. Sono sicura che il nostro archivio storico saprà valorizzare anche la storia femminile della nostra città. Scuso la mia assenza e invio alcune mie parole per essere con voi almeno idealmente in questo momento inaugurale.

Gentili signore e signori,
La solita storia in una nuova casa”, …direi che è anche “una nuova storia nella solita casa”. Come capodicastero immobili, mi fa piacere parlare di case, delle persone che ci vivono e anche delle loro storie. L’archivio storico della città dopo diverse discussioni e ubicazioni riesce a trovare una nuova casa più consona, non molto lontano dalla sede storica di Casa Cattaneo. Castagnola diventa così un piccolo “polo storico”, che spero potremo arricchire ulteriormente con delle “succursali” a Gandria e in altri quartieri.
Con gli spazi rinnovati di questa ex casa comunale e con la condivisione di altre attività a favore della popolazione, si potrà dare impulso a nuove iniziative di conoscenza storica dell’enorme patrimonio culturale della città.

Iniziative che si potranno rivolgere anche a tutto il patrimonio costruito della città. Gli edifici, manufatti e spazi pubblici si creano e trasformano nel tempo, ma spesso sappiamo troppo poco della loro genesi e delle persone che hanno contribuito alla loro progettazione. Architetti, ingegneri, impresari e artigiani sono “urbanisti e paesaggisti inconsapevoli” , il loro operato ha valore culturale e resta impresso nel nostro territorio per diverse generazioni. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che è indispensabile documentarlo adeguatamente e renderlo noto anche alla popolazione.

Gli archivi comunali e in particolare l’archivio storico svolgono in ciò un ruolo determinante. Perciò spero che questo trasloco, che ha unito efficacemente l’operato del dicastero cultura con il dicastero immobili, possa essere l’inizio di una collaborazione più regolare per promuovere maggiormente la “cultura dello spazio costruito” (Baukultur) . Il lavoro non ci mancherà. Tante storie di progetti e cantieri recenti meritano di essere ricordate, come ad esempio le vicissitudini legate al progetto della riqualifica della Foce e o alla realizzazione del nuovo polo del LAC. L’importante materiale già presente nell’archivio storico (e anche nell’archivio amministrativo) della città, con piani e fotografie ora consultabili in spazi più adeguati, ci potranno aiutare.

Approfitto per ringraziare tutte le maestranze e ditte che hanno contribuito alle migliorie e alle collaboratrici e collaboratori della città che con impegno e pazienza hanno saputo gestire questo trasloco nel migliore dei modi.

Cristina Zanini Barzaghi
Municipale Lugano dicastero Immobili