Estate: tempo di vacanze. L’attività del Municipio non rallenta, ma c’è l’occasione di fare qualche giorno di pausa. Lo scorso mese di giugno sono stata cinque giorni a Stoccolma, capitale della Svezia, con un gruppo di amici, fra i quali alcuni di origini svedesi che ci hanno fatto conoscere la città, la sua storia e le sue consuetudini.
Apparto su Lugano Aperta
Stoccolma è detta la Venezia del Nord perché anch’essa costruita su un arcipelago d’isole e sono centinaia. È una città, considerando l’area metropolitana, di circa due milioni di abitanti, con un centro storico risalente al settecento, in gran parte ben conservato. Oltre a visitare castelli e musei, abbiamo potuto apprezzare la cucina tipica del nord e passare del tempo in piazze ricche di verde e arredate per favorire le passeggiate a piedi e in bicicletta. I bus e i tram, come pure i battelli hanno permesso di spostarci velocemente, sia su terra sia sull’acqua. Il traffico veicolare in città è in parte intenso, nonostante ci sia il road-pricing, cioè l’automobilista paga un biglietto per l’ingresso, ma mai caotico come nelle nostre città.
Complici le giornate lunghissime di mezza estate, la popolazione residente si ritrova lungo i moli per divertirsi in compagnia, ascoltando la musica nei numerosi bar e battelli-discoteca attraccati al molo. Ci siamo uniti a loro, facendo una cena in crociera nell’arcipelago attorno alla città.
L’opinione dopo pochi giorni di vacanza non è completa, ma ci è apparso che la sostenibilità sociale e ambientale sia frutto di una scelta di lunga durata.
Lo sviluppo economico e il boom demografico, dovuti anche qui alla forte migrazione, sono gestiti favorendo l’integrazione e la formazione dei nuovi arrivati. La volontà di restare all’avanguardia nella tecnologia e di dare opportunità ai giovani è dimostrata, ad esempio, con il fatto che la formazione universitaria è incoraggiata da prestiti di studio per tutti i giovani. Essi si rendono presto autonomi e che con il proprio lavoro ripagano quanto ricevuto allo Stato. Anche chi ha meno mezzi finanziari, ha le stesse possibilità di chi è più fortunato.
Grazie ad una politica famigliare molto evoluta, con diciotto mesi di congedo parentale, dei quali almeno tre mesi devono essere obbligatoriamente fatti dal papà, quasi tutte le donne lavorano e hanno più di un figlio.
La Svezia è un paese profondamente pragmatico, operoso e generoso, curiosamente affezionato alla propria monarchia. Per noi socialisti è un paese simbolo: la scuola, la sanità, compresa la cassa malattia, e la cultura sono quasi completamente gratuite per tutta la popolazione. Evidentemente l’imposizione fiscale è alta ma, visto i risultati, vi è un generale consenso trasversale alle forze politiche.
Il viaggio mi ha permesso di vedere che le nostre idee per una società più giusta e senza privilegi si possono senz’altro concretizzare.