10 anni fa ero presente all’inaugurazione del LAC come municipale.
Allora ero in carica da due anni e mezzo come responsabile dell’edilizia pubblica.
Mi sono occupata delle ultime fasi del cantiere e in Municipio ho supportato con convinzione la collega Giovanna Masoni nell’avviare la gestione.
Ho potuto vivere il giorno dell’inaugurazione intensamente ed è per me stato speciale per diversi motivi. Prima del taglio del nastro è stata raccontata la storia della città e degli eventi storici più importanti ed è stato poi suonato un pezzo musicale dal titolo LAC dalla Civica Filarmonica. Dopo il taglio del nastro sono entrata per prima nell’edificio assieme a Manuele Bertoli, allora Consigliere di Stato responsabile del DECS. La prima della Nona di Beethoven con L’Orchestra delle Svizzera Italiana è stata ricca di emozione.
Ma la cosa che è stata per me più rimarchevole di questa magnifica giornata è l’ampia rete di volontarie e volontari che è stata attivata dalla città per l’occasione. Molte persone si sono prestati con passione ad aiutare in questa grande festa. In campo culturale a Lugano finora si è trattato di un unicum. Altrove, come a Mendrisio con i “Filanderi”, questa forma di coinvolgimento è continua e rende culturalmente viva la comunità. Il LAC si consoliderà ancora con proposte di qualità a livello internazionale e dovrà aumentare il radicamento sul territorio con attività rivolte alle scuole e con più partecipazione popolare.
Cristina Zanini Barzaghi
Foto allegata Tipress

