Il prossimo 15 giugno decideremo sulla quota cantonale di sette milioni (sui diciassette complessivi) che concerne il nuovo nodo intermodale per il trasporto pubblico alla stazione di Locarno. Si tratta di un tassello fondamentale per lo sviluppo della rete dei bus locali. Perché mai qualcuno di Lugano, Muggio o Malvaglia dovrebbe votare a favore? Semplicemente perché esso fa parte della visione cantonale che favorisce gli spostamenti con i mezzi pubblici e il nodo intermodale di Locarno-Muralto è l’ultimo tassello mancante per completare il sistema di stazioni moderne della “Città Ticino”. In effetti quasi tutte le principali stazioni sono state completate con strutture adeguate di interscambio fra treno e rete locale. A Chiasso, Mendrisio, Lugano, Giubiasco, Bellinzona e Biasca è ora possibile passare dal treno ai bus in modo comodo, senza ostacoli per chi ha problemi di mobilità e con meno conflitti fra bus e auto. Il Cantone ha già investito oltre cento milioni, ai quali se ne sono aggiunti altrettanti dalla Confederazione. Ingenti investimenti sono pure stati fatti per aumentare la frequenza dei bus e dei treni, anche in seguito all’apertura della galleria del Ceneri che ha avvicinato i tre principali agglomerati ticinesi di Lugano, Bellinzona e Locarno. Il numero degli utenti è in aumento: la popolazione è disposta ad utilizzare i mezzi pubblici se l’offerta è adeguata. Anche Locarno e la sua regione hanno bisogno di migliorie necessarie per il lavoro, il turismo e i residenti. Il nuovo nodo intermodale prevede una chiara suddivisione fra bus e automobili, percorsi pedonali facilitati e qualità degli spazi, eliminando il disordine attuale.

Gli oppositori che hanno lanciato il referendum dicono che sarebbe possibile cambiare rapidamente il progetto, proponendo poco o nulla di concreto e indicando delle alternative che sono già state considerate e scartate. Tocca ora a tutto il Ticino sostenere questo progetto, frutto di un lungo procedimento e trattative con numerosi enti, meno costoso di altri e di immediata realizzazione, incluso nel Programma d’agglomerato e come gli altri cofinanziato da Cantone, Confederazione e Comuni. Quest’ultimi, compresi quelli maggiormente interessati di Locarno e Muralto, lo sostengono in modo deciso. Con loro anche quasi tutti i partiti del Cantone. Sono convinta che è nell’interesse di tutti i ticinesi approvare il credito di sette milioni di franchi per la realizzazione del nuovo nodo intermodale di Locarno.

Cristina Zanini Barzaghi
Ingegnera civile, gran consigliera, già municipale di Lugano

27 maggio 2025