“Nuvola” di Marcello Chiarenza (2023)
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Questa piccola opera si chiama Nuvola: un pennacchio di ovatta bianca che esce da una casa posata su un libro usato.
L’ho comperata d’impulso e non ho avuto modo di interrogare l’artista-architetto sul suo significato.
Mi piace pensare che abbia voluto collegare sapienza e spiritualità attraverso la quotidianità.
Oppure che si possono avere nel contempo i piedi per terra e la testa fra le nuvole.
O che dal passato si può andare verso il futuro consolidando gli affetti, ma con nuove avventure.
Del 2024 resta soprattutto la fine del mio mandato in Municipio a Lugano e il compleanno tondo. Si termina con un po’ di riposo e tanti progetti futuri legati all’impegno sociale e ambientale.
Auguro un buon passaggio ad un nuovo anno, che possa essere gioioso e ricco di belle cose per tutte e tutti voi.
Cristina