C’è chi lo chiama “fuoco amico”, per altri è invece solo il polverone alzato da chi ha voluto chiudere con il botto un capitolo della sua vita, e per altri ancora, se non un terremoto, è perlomeno una forte scossa dentro i già complessi rapporti tra socialisti e verdi in Ticino.
Tre modi diversi di leggere le recenti dichiarazioni dell’ex co-coordinatore dei Verdi Nicola Schönenberger, che in un’intervista alla Regione non ha di certo usato toni diplomatici. In particolare nei confronti della municipale socialista Cristina Zanini Barzaghi, definita una “figura non rappresentativa della sinistra” e non all’altezza delle sfide con cui è confrontata in Municipio.
Ma le critiche di Schönenberger riguardano nel suo insieme anche il partito socialista a Lugano e in Ticino. E così ad un anno dalle elezioni cantonali sale il tono del confronto interno alla sinistra, con il rischio di tensioni e spaccature.
Dissidi che spesso in passato hanno impedito a questo fronte di contrastare con più forza le altre forze politiche.
Un tema che è stato discusso su RSI Rete1 lo scorso 13 maggio con:
Cristina Barzaghi Zanini, municipale socialista di Lugano
Samantha Bourgoin, co-coordinatrice dei Verdi
Fabrizio Sirica, co-presidente del PS
Con un’intervista registrata a Nicola Schönberger