Al Tecday di quest’anno c’è stato grande interesse per la conferenza che ho organizzato assieme alla collega ing. Maria Grazia di Pilato sul ruolo delle donne nella scienza e nella tecnica. Il prossimo episodio della trasmissione di divulgazione scientifica della RSI Il Giardino di Albert di domenica 27 marzo (La1) ne parlerà.
Nelle lezioni di storia a scuola si parla molto di politica e guerre, e molto meno di vita quotidiana e cultura. Sia la storia delle donne, sia storia della scienza e della tecnica sono sconosciute ai più. La presenza delle donne nella formazione superiore è aumentata sensibilmente solo dopo la concessione del diritto di voto nello scorso secolo. Purtroppo per la divisione fra professioni femminili e maschili non stata superata e ancora oggi le donne sono poco presenti nelle professioni tecniche e scientifiche. Probabilmente si tratta di un problema non solo sociologico ma anche culturale. Nell’antichità era normale studiare le scienze accanto alle lettere e al disegno, mentre oggi gli scienziati e gli ingegneri non sono consapevoli dell’importanza culturale del proprio lavoro e del ruolo della storia e dell’etica nel proprio operato. Ripercorrendo la storia si constata che le donne sono sempre state presenti nelle diverse discipline scientifiche. Esse hanno operato spesso con grandi difficoltà e in modo subalterno, non ottenendo il giusto riconoscimento.