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Il PSE non è megalomane
Il piano di quartiere è di qualità, proporzionato al contesto e approvato dal Cantone e dalla città con diversi messaggi.
Il PSE fa parte di uno sviluppo armonioso
Tramite il lavoro intercomunale fatto in molti anni dall’agenzia del Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC), il PSE è allineato con i progetti del tram, del nodo intermodale per i trasporti pubblici, il park&ride, la piazza sul fiume Cassarate, la masseria e il parco di Trevano.
Senza Maglio, niente Stadio
Con la costruzione del nuovo stadio, i campi esistenti devono essere trasferiti altrove.
Il Maglio è già oggi un’area sportiva che verrà ampliata e riqualificata come nuovo parco dello sport nel verde e lungo il fiume.
La proposta “Martino Rossi” senza il parco sportivo al Maglio (-40 milioni) non è possibile e costa di più, perché allo stadio e al palazzetto bisognerebbe aggiungere il risanamento della tribuna e dell’edificio di via della Posta (+60 milioni) e le strutture sportive resterebbero delle “cattedrali nel deserto”.
Senza PSE facciamo morire lo sport luganese
Lo sport fa bene alla salute, permette di socializzare e crea posti di lavoro.
Il Polo sportivo e degli eventi darà casa a tante discipline sportive.
Migliaia di ragazzi, giovani, famiglie troveranno qui infrastrutture adeguate.
Si potranno accogliere anche eventi per tutte le generazioni: la Stralugano, la Corsa della speranza, Walkinglugano potranno assestarsi qui e così ridurre l’ingolfamento di manifestazioni in centro.
Senza stadio, retrocessione certa del FC Lugano
Vogliamo come PS essere corresponsabili di questo fatto?
Il PSE è già previsto a tappe
Dopo stadio e palazzetto, verranno realizzati gli edifici per l’amministrazione della città e da ultimo gli edifici lungo via Trevano dopo il 2025. Ci vorranno dieci anni almeno per completarI diversi contenuti pubblici e privati verranno affinati in dialogo continuo con l’investitore, per avere uno sviluppo armonioso e con contenuti interessati in tutto il comparto. Non come fatto al LAC, dove l’ex Palace è stato venduto senza nemmeno chiedere di avere un ristorante degno al piano terreno.
La realizzazione in leasing costa meno della realizzazione in proprio
Per poter investire in proprio, bisognerebbe avere fieno in cascina. In realtà abbiamo un forte indebitamento che non possiamo aumentare.
Proprio come avviene quando si compra un’auto e non si hanno tutti i soldi subito, la città realizza lo stadio e il palazzetto pagandoli a rate in leasing, con condizioni interessanti.
Se facessimo stadio e palazzetto in proprio costerebbe 248 milioni compresi interessi e ammortamenti per 40 anni, con leasing nel contratto di PPP costa 229 milioni e dopo 27 anni diventa di proprietà della città senza riscatto.
Gli investimenti aggiuntivi per il Maglio e la pista di atletica sono già previsti nel piano investimenti corrente che prevede ca. 50 milioni all’anno.
Senza il partenariato PPP non ce lo possiamo permettere
L’andamento degli investimenti delle scorse legislature mostra chiaramente che non è possibile ripetere un’operazione in proprio come il LAC senza dover aumentare fortemente il moltiplicatore. Il partenariato PPP permette di distribuire l’investimento su più anni rendendolo sopportabile a livello fiscale. I tre punti di moltiplicatore ridotti dal consiglio comunale negli ultimi anni (che hanno fatto risparmiare il costo qualche caffè all’anno alla maggioranza della popolazione) ci hanno fatto perdere almeno 30 milioni di entrate: il 50% del costo del palazzetto.
Il nuovo parco è in gran parte alberato e senza volumi interrati
Il parco verde di più di 13000 mq è in gran parte alberato: la zona centrale senza autosili di più di 5000 mq è più grande del parco di villa Saroli: sono in corso ottimizzazioni per aumentare di ulteriori 2000 mq la sua superficie. Si riporta in superficie la roggia di sponda destra che un tempo alimentava i molini locali (Molino Nuovo).
Non si desertifica il centro
Oggi in centro lavorano 5000 persone e abitano 5000 persone, la metà di Molino Nuovo e di Pregassona. La città sposta a Cornaredo 100 persone che oggi lavorano in via della Posta 8 e intende realizzare delle abitazioni per 160 persone a favore della vitalità del centro.
L’amministrazione post-aggregazioni è ancora sparsa in una decina di edifici, in gran parte vetusti. Il raggruppamento a Cornaredo di 300 collaboratori migliorerà l’efficienza.
Gli affitti concordati con l’investitore per un edificio nuovo e ben attrezzato per la digitalizzazione sono molto più concorrenziali di quanto disponibile altrove (190.- fr./mq anno). La riqualifica degli edifici rimasti liberi genererà ulteriori entrate per la città.
Abbinamento con strategia dell’alloggio
Verranno rinnovati nei prossimi anni i cento appartamenti a pigione moderata delle case del ’48 lungo via Trevano, di fronte al PSE. Si potrà ampliare l’offerta di alloggi convenienti e trovare contenuti a favore del quartiere tramite accordo con l’investitore (fondo pensionistico) grazie ai futuri edifici della tappa 3.
Esemplarità, indotti locali e lotta contro il dumping
L’investitore che ha vinto il concorso offre garanzie di esemplarità e tramite una sua azienda specializzata ha già previsto disposizioni per il controllo del rispetto dei contratti collettivi e la limitazione dei subappalti.
Mobilità lenta e strade
Il progetto unitario PSE prevede percorsi pedonali e ciclabili di larghezza di 12 m, separati dal traffico automobilistico. Le strade a est e ovest non cambiano di calibro. La nuova via Stadio a sud raccoglie il traffico che verrà tolto a nord, con il declassamento della via Sonvico (oggi di 4 corsie) che sarà riservata solo al trasporto pubblico.
Cristina Zanini Barzaghi 26.2.2021