Il 2019 è un anno di anniversari: il 19 ottobre abbiamo commemorato il cinquantesimo dalla concessione del diritto di voto e di eleggibilità alle donne in Ticino, mentre la Federazione cooperative d’abitazione svizzera festeggia il centenario.

Si tratta di due contesti che si intrecciano con la storia della Società Cooperativa Residenza Emmy di Lugano-Loreto, la quale giunge in questi giorni ai sessant’anni di vita. Infatti, proprio il 10 novembre 1959, un gruppo di donne e di associazioni femminili costituì la Società cooperativa casa per persone anziane in Lugano. La Federazione ticinese delle società femminili realizzò così il progetto portato nel 1958 all’Esposizione federale del lavoro femminile, detta Saffa, e iniziò la storia della Residenza Emmy.

Quest’anniversario sarà ricordato sabato 9 novembre, dalle 14.30, nella sala multiuso della casa anziani La Piazzetta a Lugano-Loreto con il simposio «Abitare bene in età avanzata». In tale occasione verrà presentato il libro La Residenza Emmy – Storia di un’impresa femminile 1959-2019, pubblicato dall’Associazione Archivi Riuniti Donne Ticino, e verrà proposta una tavola rotonda con diversi attori attivi nella promozione dell’alloggio per persone anziane. Verrà esposto il singolare percorso della Residenza Emmy, tra le poche cooperative d’abitazione presenti in Ticino, gestita da donne, che offre una ventina di alloggi in via Adamini. Già 60 anni fa, si prefiggeva di realizzare appartamenti sani e a buon mercato destinati a persone anziane con modeste risorse finanziarie, e ancora oggi mantiene intatta la missione iniziale, con qualche adattamento. Infatti, grazie all’AVS e agli aiuti sociali, gli inquilini hanno minori difficoltà economiche, ma vi sono nuovi temi da affrontare come la solitudine, l’assenza di rete famigliare e il desiderio di rimanere al proprio domicilio anche in età avanzata. Di conseguenza aumenta d’importanza la qualità degli spazi di vita, sia privati sia comuni, come pure la proposta di attività sociali e di accompagnamento. Questo significa che l’odierna promozione dell’alloggio non concerne solo la politica fondiaria e la pianificazione del territorio, ma anche la socialità.

Le fondatrici di Residenza Emmy, Iva Cantoreggi, Maria Luisa Albrizzi ed Emma Degoli-Bernhard, alla quale è stata intitolata la casa dal 2000, hanno svolto un ruolo pionieristico. Questa cooperativa storica dimostra che con una gestione accorta e lungimirante si possono offrire pigioni accessibili anche senza importanti aiuti finanziari ed è d’esempio per le giovani generazioni e gli enti pubblici, sempre più interessati a una forma abitativa di questo tipo.

Spero che presto altre esperienze come questa possano arricchire la nostra città.

Opinione di Cristina Zanini Barzaghi apparsa sul Corriere del Ticino dell’8 novembre 2019