Cooperativa di abitazione – La Residenza Emmy di Loreto compie 60 anni, nata da un progetto pionieristico tutto al femminile è ancora oggi una delle poche cooperative di abitazione esistenti in Ticino

Apparso su Azione del 04.11.2019, articolo di Romina Borla

I capelli bianchi non le hanno tolto un briciolo di fascino, anzi, e nemmeno le preoccupazioni. Maria sorride. Ha voglia di festeggiare il suo primo anno nella Residenza Emmy, una struttura composta da una ventina di appartamenti a pigione moderata destinati a persone autosufficienti in età AVS e gestita da una cooperativa, tutta al femminile, fondata 60 anni fa. Finché lavorava, vivere da sola non era un problema ma, una volta in pensione, le cose si sono complicate. «Difficile arrivare a fine mese», confessa. Così, appena si è liberato un monolocale a Lugano-Loreto, ci si è trasferita.

Marie-José Gianini, che fa parte del consiglio di amministrazione della casa e ogni mercoledì si dedica all’animazione, taglia la torta di mele mentre l’infermiera Alice prepara i caffè. C’è un via vai chiassoso di gente nella sala comune al piano terreno. Angela, la custode, non si ferma: «Il lavoro mi aspetta». Ma un sorriso ce lo lascia. L’umorismo di Felicita è contagioso. La signora ci racconta del suo passato nel settore alberghiero, del suo odio per le faccende domestiche e di un film francese, In viaggio con Jacqueline. «Che non è una bella donna ma una mucca algerina», precisa. Duska è invece di poche parole. È arrivata da poco nella residenza e forse deve ancora ambientarsi. Mangia il dolce e si ritira subito. Poi c’è Arna: ciuffo al vento, unghie interminabili e sgargianti. Si lamenta con voce tonante di un disguido riguardante la struttura. «È il nostro peperino», spiega Marie-José. «Dice le cose in modo poco diplomatico ma è un tesoro e – indicando dei centrini – ha le mani d’oro». Intanto Brigitte, ex parrucchiera, ripercorre il suo passato a Zurigo e i suoi tormentati amori. Se ne va gesticolando con la sua gentilezza e il maglione glitterato.

«La residenza si è aperta anche agli uomini – ci informa Marie-José – Ma loro partecipano meno alle attività comuni, sono spesso di poche parole. Uomini, appunto…». Ne incontriamo uno al volo, Antonio, un 73enne attivissimo nel volontariato. «In un normale condominio c’è distanza – afferma – Specie se sei solo ti senti a volte escluso. Qui siamo tutti sulla stessa barca. Ci si conosce, ci si può aiutare. Certo, la convivenza non sempre è facile». «A volte le solitudini si scontrano – continua Marie-Josè – Gli ospiti hanno i loro problemi e forse anche vissuti difficili alle spalle. Questi a tratti emergono senza chiedere il permesso. Ma noi tutte del consiglio ci adoperiamo per offrire sostegno, creare serenità ed armonia».

La Residenza Emmy – spiega – è un progetto pionieristico nato dall’entusiasmo di un gruppo di donne luganesi provenienti da diverse associazioni femminili (tra cui l’Associazione cooperatrici Migros), allora molto impegnate anche nella lotta per la concessione del diritto di voto. Queste signore – 60 anni fa – hanno fondato la Società cooperativa «Casa per persone anziane», una cooperativa d’abitazione destinata ad anziani bisognosi, soprattutto donne sole. Erano infatti loro (e lo sono ancora) ad avere maggiori problemi economici in età avanzata. Dopo diverse traversie, nel 1972 la cooperativa è riuscita a inaugurare la residenza a Lugano-Loreto, in via Adamini. L’edificio è stato progettato dall’architetto Gianfranco Rossi su un terreno concesso dalla Città in diritto di superficie con vincolo di restituzione nel 2030, rinnovato fino al 2055 dal Consiglio comunale nel 2013.

«La nostra è una delle poche cooperative di abitazione esistenti in Ticino», dice Cristina Zanini Barzaghi, dal 2012 presidente del CdA della Residenza Emmy (chiamata così in ricordo di Emma Degoli, tra le promotrici dell’impresa). «Ed è un po’ speciale. Le donne della cooperativa non si limitavano infatti ad una amministrazione tradizionale della casa, ma intendevano la gestione come un’assistenza personalizzata agli inquilini». Un’assistenza che prevedeva supporto nel momento del bisogno e l’organizzazione del tempo libero, con un enorme impegno personale a titolo gratuito. «Lo spirito originario è andato purtroppo perduto negli anni ’90 – spiega l’intervistata – e la gestione della casa si è gradualmente accentrata nelle mani di alcune». A causa di una gestione poco oculata delle risorse e alle incombenti necessità di ristrutturazione, la cooperativa si è trovata all’inizio del nuovo millennio sull’orlo della bancarotta. «Il 2012 è stato l’anno della svolta. Renata Raggi-Scala, allora presidente della Federazione ticinese delle associazioni femminili, ha dato l’impulso per rinnovare completamente il CdA, con l’obiettivo di dare un futuro alla Residenza Emmy, per rispetto delle fondatrici e perché la struttura è necessaria anche per la Città: gli appartamenti economici erano (e restano) scarsi. Così, dopo il risanamento dei conti, sono stati effettuati alcuni lavori di ristrutturazione, ripristinata la sala comune e riattivati dei momenti di socializzazione».

Oggi, come allora, la struttura va avanti grazie all’impegno di donne provenienti da ambiti diversi. Ma la presidente – che lavora come ingegnere ed è attiva in politica – è consapevole che il volontariato nella forma praticata in passato non è un modello per il futuro. «Le donne non riescono più ad investire tante energie in tali progetti perché spesso lavorano anche fuori casa. Di conseguenza il modo di lavorare del consiglio della cooperativa dovrà essere riconsiderato. Le donne, che hanno sempre assunto la responsabilità sociale, continueranno a farlo, solo in modo diverso».

Prima di andarcene veniamo trascinati da Felicita nel suo bilocale: qualche mobile antico, molti libri e dipinti a lei cari. Il suo gatto Penny ci guarda curioso dal letto. «Per ora sono qui e sto bene – dice –. In futuro non so. Speriamo di non finire in paradiso, sai che noia…».

 

Il 9 novembre, dalle 14.30, nella Casa anziani La Piazzetta in via Loreto 17, a Lugano, si terrà l’evento per festeggiare i 60 anni della Società cooperativa Residenza Emmy , i 50 anni del diritto di voto alle donne in Ticino e i 100 anni delle Cooperative d’abitazione svizzera. In tale occasione verrà presentata La Residenza Emmy: storia di un’impresa femminile, ristampa ampliata del libro omonimo di Karin Stefanski (Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino).