Intervento Cristina Zanini Barzaghi – PS – 22 gennaio 2024
M8309 Manutenzione straordinaria strade
Gentile Consiglio di Stato, colleghe e colleghi
“ Prima che da edifici singoli, il paesaggio è segnato da sentieri, strade, mura, acquedotti, gradinate, filari d’alberi…, cioè da forme primarie, forti e permanenti, generate dalla topografia. Questi sono monumenti che sono serbatoi di memoria, antica e presente. “
Sono parole molto eleganti del celebre architetto Rino Tami di molti anni fa, il quale non pensava solo alla parte d’investimento dedicata al restauro della storica via della Tremola, che naturalmente salutiamo positivamente e speriamo che sia eseguito con la consulenza di esperti di restauro di vie storiche. Tami pensava a tutte le strade cantonali che sono parte del nostro patrimonio costruito e che sono lo scheletro che disegna il nostro territorio.
Come per ogni altra opera, le strade essere devono essere mantenute con mezzi sufficienti.
E siamo convinte che sulla base di quanto indicato nel messaggio sia possibile farlo ma con qualche ottimizzazione.
Semplicemente non contestiamo il credito, descritto dettagliatamente negli allegati, ma riteniamo che in tempi di crisi finanziaria si debba agire con più parsimonia senza intaccare la qualità degli interventi. Con il dilazionamento su 5 anni non si crea alcun problema e non toglie il pane di bocca a nessuno.
Mi limito ad esporre diversi motivi che possono portare tutte e tutti voi ad aderire alla proposta di emendamento fatta da Laura Riget e Daria Lepori.
- Abbiamo già mezzi sufficienti nei preventivi 2024
Oltre a questo credito quadro, nel piano investimenti ci sono altre opere stradali e soprattutto ci sono costi inseriti a gestione corrente, per poter agire tempestivamente in caso di necessità.
Dal librone del preventivo 2024 per strade cantonali risultano
ca. pg. 7 investimenti complessivi per strade 130 mio
pg. 294 gestione corrente per manutenzione ordinaria strade, pavimentazioni e manufatti ca. 10 mio annui (in 4 anni sono 40 milioni).
L’importo complessivo di 75-100 mio annuo suggerito come ideale è quindi ampiamente garantito.
- Aumento dei crediti rispetto agli scorsi anni
Perché si aumenta questo credito quadro +4 mio rispetto a quello precedente?
Dalla tabella delle opere eseguite nel credito precedente si indica un 70% di opere realizzate e un 50% di investimenti sui cigli. Risulta che molte opere sono state rimandate e spostate in questo credito. È probabile che come spesso succede, comuni e aziende approfittano di queste manutenzioni per eseguire lavori alle infrastrutture, allungando i tempi dei cantieri e anche i disagi al traffico. Un dilazionamento su 5 anni al posto che 4 non creerebbe nessun scompenso nemmeno dal punto di vista operativo.
- Si può agire con più parsimonia con ottimi risultati
Ho fatto un raffronto con quanto viene fatto nel mio comune, che di strade ne ha in complesso 500 km. I 195 mio previsti permettono di fare una manutenzione incisiva su ca. 150 km. Con questi investimenti si potrà quindi giungere al rinnovo completo di tutte le strade cantonali in ca. 30 anni, quando la durata di vita è di ca. 60 anni. Un minimo rallentamento o qualche parsimonia in più, ad esempio incentivando il riciclaggio di elementi costosi come le bordure in granito o i chiusini in ghisa, permetterebbe di raggiungere agevolmente l’obiettivo. Tra l’altro recuperare i materiali permette di creare nuovi posti di lavoro.
- Piste ciclabili
Il boom delle biciclette elettriche avvenuto negli scorsi anni con persone che si spostano su tratte più lunghe anche come conseguenza della pandemia dove essere considerato.
L’importo riservato alla mobilità lenta è molto basso, ma mai disperare! Magari il DT potrebbe incentivare più creatività e provare ad approfittare della manutenzione stradale straordinaria soprattutto negli abitati e in contesto urbano per adattare lo spazio stradale e la geometria delle carreggiate permettendo automaticamente la creazione di piste ciclabili e di interventi di moderazione: non costa molto, basta un po’ di buona volontà e disponibilità al dialogo. Ovvio: ci vuole tempo e pazienza, ma mi piace pensare che anche le manutenzioni stradali possono rendere le strade degli spazi pubblici di qualità belli da percorrere e da vivere.
- Per il rumore si può fare altro
Anche se non comprese in questo messaggio (M8119), da più fonti anche autorevoli, sono segnalati dubbi sull’efficacia della pavimentazione SDA. Auspichiamo quindi che si facciano delle analisi si quanto fatto finora, e che momentaneamente si limiti l’impiego di questa costosa pavimentazione solo alle zone più abitate. L’efficacia di questa misura nel tempo non sembra dimostrata. Con la riduzione della velocità a 30 km/h puntuale in luoghi sensibili potrebbe essere una misura più veloce, ed è già stata testata con successo in altri cantoni. In tempi di vacche magre bisognerebbe rivolgere lo sguardo anche a soluzioni più semplici e poco costose.
- Gestione delle strade
Il rapporto di maggioranza infine invita il Consiglio di Stato ad approfondire il sistema di gestione stradale e a dare un diverso assetto organizzativo. Mettere in discussione le procedure e il modo di operare è utile per dare alla cittadinanza servizi più efficenti e soprattutto per prepararsi a rispondere alle sfide del futuro. Nell’ambito delle strade oltre alla gestione dei cantieri e del traffico bisogna anche considerare i cambiamenti ambientali, come gli eventi meteorologici estremi e il surriscaldamento climatico. Gli esperti e anche il DT ci dicono che bisogna rendere gli spazi pubblici, strade e piazze compresi, più permeabili e verdi, secondo il concetto della città-spugna così da poter smaltire le acque meteoriche più facilmente e sgravare le canalizzazioni. Altrove, senza ridurre lo spazio di circolazione, sono state eliminate preselezioni e isolotti lastricati e sono stati allargati marciapiedi con alberature e aiuole verdi. È un concetto che il DT potrebbe già implementare nei propri progetti, anche quelli di manutenzione.
- Conclusione di minoranza
Pur considerando la necessità del credito, crediamo che si debba fare una svolta nell’approccio ed approfittare della manutenzione delle nostre strade per fare delle riflessioni sugli spazi pubblici che essere creano. Con la collaborazione dei comuni è possibile farlo bene spendendo meno, considerando le condizioni locali e l’evoluzione climatica alla quale dobbiamo prepararci.
Perciò riteniamo più corretto – in tempi di risanamento finanziario cantonale – sostenere l’emendamento che chiede la concessione di un credito dilazionato in 5 anni al posto che in 4, così da pesare meno sulle casse cantonali nei prossimi anni e liberare dei mezzi per altri temi altrettanto importanti, ad esempio per sistemare il soffitto che ci sovrasta: le imprese di restauro e non solo quelle di genio civile sarebbero contente e anche noi tutte e tutti.