Assemblea associazione consumatrici svizzera italiana – Saluto municipale
Sono veramente lieta di potervi accogliere a Lugano e portarvi i saluti da parte dei colleghi Municipali. Vi seguo come socia da molti anni e apprezzo molto il vostro lavoro.
Ho già partecipato come municipale tre anni fa alla vostra assemblea e da allora qualche piccolo passo nei vostri confronti è stato fatto. Con i nuovi mercatini dell’usato al capannone di Pregassona si è riusciti a portare anche a Lugano il Caffè riparazione. Abbiamo poi trovato una nuova sede per il vostro segretariato a Pregassona.
Avete tanti temi innovativi da portare avanti.
Si parlerà prossimamente di sicuro della tassa rifiuti e della strategia energetica 2050 in votazione il prossimo mese di maggio.
Ma molti altri temi nuovi iniziano a toccare le consumatrici e i consumatori.
Recentemente vi occupate sempre più di spesso del settore della salute e delle nuove tecnologie. È un dato di fatto che con l’invecchiamento della popolazione e la digitalizzazione si deve prestare attenzione anche a questi ambiti.
La nostra società evolve e cambia rapidamente: si consuma ormai di più fuori casa che nell’ambito domestico. Perciò mi rivolgo a voi proponendo di sensibilizzare a ridurre gli sprechi anche sul posto di lavoro. Pensavamo con i computer di ridurre la carta, in realtà ne utilizziamo di più. Con qualche accorgimento potremmo consumarne meno.
Ho sempre lavorato nel mondo della costruzione, oggi in municipio mi occupo del nuovo dicastero immobili. Sempre più mi accorgo che in questo settore professionale, ancora in predominanza maschile, sarebbe necessaria una maggiore sensibilità nei confronti dei consumi e dell’ambiente. Acquistiamo spesso case chiavi in mano, a scatola chiusa, senza avere le necessarie conoscenze per sapere se il prezzo è giusto e se la costruzione è solida, salubre ed energeticamente efficiente. Il riciclaggio dei rifiuti edili e l’impiego di materiali rinnovabili sono ad esempio due aspetti che influiscono in modo importante sulla sostenibilità delle costruzioni. Attivare un dialogo con le associazioni tecniche potrebbe essere una nuova pista da esplorare dalla vostra associazione.
Nel contesto politico attuale non è purtroppo facile far passare i vostri argomenti, senza essere automaticamente classati come appartenenti all’area di pensiero progressista, rosso-verde. Io trovo invece che l’attenzione agli sprechi e alle spese inutili, la sensibilità nei confronti dell’ambiente e della salute non sono né di destra né di sinistra.
È successo in alcuni casi di criticare l’ACSI come associazione troppo indirizzata politicamente. Mi sembra un’opinione miope. Semplicemente si tratta di un atteggiamento responsabile: vogliamo lasciare un mondo vivibile e sano alle nuove generazioni.
Vi sprono quindi a tenere duro.
Ho recentemente visto il documentario “dalla cucina al parlamento” dove Amelia Christinat ha raccontato dello sciopero del burro, una delle prime iniziative importanti organizzate dalle associazioni delle consumatrici. Mi ha ricordato come è possibile ottenere dei risultati con la determinazione e la costanza nel tempo.
Vi auguro quindi buon lavoro e tanto coraggio per le vostre attività future.