Per le nuove costruzioni, la città adotta ormai da molti anni, come ogni altro ente pubblico, lo standard energetico Minergie. Questo edificio è quello di dimensioni più grandi mai realizzato. Anche per il LAC sono state fatte scelte di sostenibilità ambientale importanti come quello di prevedere il riscaldamento e raffrescamento con una termopompa funzionante con l’acqua del lago (captazione in profondità nel lago). E per piccoli edifici come la scuola dell’infanzia di Barbengo e di Cassarate abbiamo già adottato standard più elevati di quanto richiesto (Minergie A).
Il Minergie prevede di realizzare un involucro molto isolante e utilizzo di energie alternative. In questo edificio abbiamo deciso in aggiunta di sfruttare maggiormente il potenziale dell’energia solare prevedendo un grande impianto fotovoltaico non solo sul tetto ma anche sulle facciate. Ciò permette di coprire il fabbisogno energetico in condizioni normali: ci si avvicina quindi alla completa autarchia dell’edificio. È importante per poter raggiungere quanto ci chiede la politica federale con la strategia 2050. La scelta di avere facciate fotovoltaiche permette di sfruttare molta più superficie rispetto al solo tetto , di unire l’estetica con l’efficienza energetica ed è un campo che sicuramente deve essere esplorato ed esteso maggiormente su tutto il patrimonio costruito. La tecnica sta facendo in questi anni passi da gigante ed è quindi fondamentale che i committenti pubblici facciano la loro parte per aiutare la ricerca a sviluppare maggiormente questi sistemi. La collaborazione con la SUPSI è per noi essenziale, non solo per questo edificio, anche in altri ambiti immobiliari e non solo.
Una città importante come Lugano deve saper collaborare con tutte le realtà accademiche presenti sul territorio e collaborare con aziende innovative che operano a favore dell’ambiente.
Nel caso del fotovoltaico c’è un grandissimo potenziale specialmente nel rinnovo degli edifici esistenti e credo che l’ente pubblico debba fare da esempio, per sensibilizzare e indurre anche il settore immobiliare privato a sfruttare maggiormente l’energia solare non solo sul tetto.
Il settore pubblico sicuramente ha un ruolo determinante. Se a livello cantonale si agisce prevalentemente a livello legislativo, a livello comunale si deve essere più concreti e applicare quanto viene definito dalle istanze superiori.
Con la certificazione di città dell’energia, il Municipio ha adottato regole chiare per tutti i nostri progetti. Nell’ambito degli edifici esistenti, gli scorsi anni abbiamo recuperato parecchio ritardo: abbiamo proceduto ad un’analisi dettagliata dei nostri edifici (programma Petra in collaborazione con SUPSI) e abbiamo stanziato diversi crediti quadro per il risanamento per ca. 25 milioni. In ottima ambientale adottiamo in tutti i progetti di nuovi edifici degli standard energetici elevati, non solo per le nuove costruzioni e non solo nel consumo energetico. Ricordo che anche la scelta di materiali di costruzione più sostenibili come il legno e il risanamento degli edifici esistenti per ridurre i rifiuti edifici è un tema energetico importante. L’energia grigia “nascosta” negli edifici è molto grande.
Cristina Zanini Barzaghi
Ing. civile dipl. ETH SIA
Municipale Lugano
Capodicastero Immobili