Articolo di presentazione del Simposio “Ceneri 2020 Gottardo 2029”, organizzato dalla sezione SIA Ticino al LAC il 27 ottobre 2020

La capacità necessaria per la rete e considerazioni di ordine ecologico richiedono la costruzione di lunghe gallerie a grande profondità sotto le Alpi… La tecnica delle gallerie – una delle più vecchie discipline del genio civile – si trova di fronte a compiti enormi, tuttavia con inattese possibilità di sviluppo tecnico. Oltre agli aspetti costruttivi, la politica e la pianificazione ricoprono un ruolo molto importante nella realizzazione di queste opere.

Questa citazione proviene dal libro “Trafori alpini storici in Svizzera”, pubblicato dalla Società per l’arte dell’ingegneria nel 2000. Con essa si ribadisce l’importanza che ha avuto in ogni tempo la costruzione di gallerie nella storia dell’ingegneria civile, non solo dal punto di vista dell’impresa tecnica, ma anche per le trasformazioni socioeconomiche conseguenti alla creazione delle nuove vie di trasporto. È indubbio che nel nostro paese, le gallerie influenzano in modo importante il nostro modo di vivere e spostarsi. Ma al di là dei grandi trafori ferroviari e stradali, quanto conosciamo di queste opere, della loro genesi e di coloro che le hanno realizzate? Cento anni fa ingegneri, impresari e operai si mettevano in posa nelle prime fotografie con fierezza per celebrare la fine dei lavori, oggi le inaugurazioni vengono invece fatte quasi solo da politici e alti funzionari. Restano naturalmente le opere stesse – complesse da gestire – ma chi ha contribuito alla loro realizzazione viene dimenticato velocemente. Proprio per colmare questa lacuna è nata venticinque anni fa la Società svizzera per l’arte dell’ingegneria, la quale ha avviato sin dai primi anni ricerche storico-tecniche, confluite in pubblicazioni, mostre, conferenze ed escursioni. Tutti questi materiali sono preziosi per divulgare la conoscenza culturale dell’importante patrimonio ingegneristico svizzero e per conoscere meglio grandi ingegneri come i fratelli Grubenmann, Robert Maillart, Othmar Ammann, Henri Dufour, … senza dimenticare figure a noi geograficamente più vicine come Pasquale Lucchini, Giovanni Lombardi, Francesco Meschini ed altri.

Per tornare alla frase d’apertura, nel campo delle gallerie serve una maggiore conoscenza della loro storia e del loro valore culturale anche da parte della politica, la quale deve confrontarsi soprattutto con le decisive fasi preliminari pianificatorie. Lo studio delle opere del passato è quindi fondamentale.

Il simposio organizzato al LAC il prossimo 27 ottobre dalla sezione ticinese della Società svizzera degli ingegneri e architetti parlerà soprattutto di questo. Il titolo scelto “Ceneri 2020 Gottardo 2029” ricorda i due recenti avvenimenti in questo campo: da un lato l’inaugurazione della galleria ferroviaria di base del Ceneri, dall’altro l’avvio del nuovo grande cantiere sotterraneo del raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo esattamente quarant’anni dopo la sua apertura nel 1980. Le diverse conferenze avranno un approccio generale per coinvolgere ben oltre la stretta cerchia degli specialisti e confluiranno in un quaderno che verrà pubblicato per l’occasione.

Cristina Zanini Barzaghi
Ing. civile dipl. ETH, vice presidente Società per l’arte dell’ingegneria