Accolgo una nuova sfida, accolgo il progetto di Elena!

Vorremmo scaldare Lugano con una coperta di lana coloratissima. Prepariamo tanti tanti quadrati di 50 cm di lato, confezionati a maglia oppure uncinetto, da offrire a favore della ricerca sul cancro.

Le mini copertine verranno esposte sabato 14 settembre 2019 in Piazza Riforma a Lugano nell’ambito della corsa della speranza e potranno essere comperate al prezzo simbolico di 5 franchi.

Il ricavato di questo progetto si unirà al ricavato della Corsa della speranza e verrà devoluto interamente alla Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro.

Anche io partecipo a questa bella iniziativa realizzando un pezzo di coperta.

 


La coperta della speranza è grandissima

Successo oltre le aspettative a Lugano per l’iniziativa a favore della ricerca contro i tumori – Donati circa millesettecento lavori a maglia: il patio di Palazzo civico non basterà

Gli organizzatori devono inventarsi qualcosa. Sfruttare le colonne, il corridoio, le pareti, qualche metro quadrato di piazza della Riforma. Devono trovare uno spazio per tutti i lavori a maglia o a uncinetto che hanno ricevuto e che sabato 14 settembre andranno a comporre la Coperta della speranza: un’iniziativa legata alla Corsa della speranza lanciata a favore della Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro. I promotori stimano di arrivare a circa millesettecento tasselli (dai quadrati da 50 per 50 centimetri) ma le mani della solidarietà sono ancora all’opera e non si può escludere di toccare quota duemila. In ogni caso ben oltre i novecento messi a preventivo dagli organizzatori, che per questo avevano chiesto e ottenuto della Città il patio di Palazzo civico. «Non immaginavo che ci fosse così tanta partecipazione – racconta Elena Falaschi, coordinatrice del progetto – Ci hanno inviato quadrati da diversi angoli d’Europa, addirittura dall’Inghilterra. Moltissimi sono giunti dall’Italia, in particolare da Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Umbria e Sicilia, così come dalla Svizzera, con in prima fila i cantoni Zurigo, Grigioni, Vaud e Ticino. Questo anche grazie al tam-tam che si è creato su Internet: una cosa incredibile. Volevo raggiungere tutti quanti e mi sembra di esserci riuscita». Lo stesso stupore filtra dalle parole di Claudia Belotti, titolare della Bottega della Lana di Locarno, uno dei punti di raccolta. «Hanno partecipato persone di ogni tipo: bambine, nonne, ragazzi, uomini, associazioni, anche alcuni ipovedenti. Qualcuno, consegnandomi i suoi quadrotti, mi ha detto di averne fatto uno per ogni persona che era morta di tumore. Altri hanno dedicato le opere a chi attualmente è malato di cancro». Tante testimonianze, tante storie che si intrecciano con le nostre e ci toccano più o meno da vicino. Comunque ci colpiscono. Ma ci spingono anche a fare qualcosa. Per ricordare chi non ce l’ha fatta e per aiutare, sostenendo la ricerca, chi sta ancora combattendo e chi dovrà farlo in futuro. «Per la Coperta della speranza si é mosso qualcosa di veramente grande che ci ha uniti per la stessa causa – osserva ancora Belotti – Tante persone hanno dedicato dalle due alle quattro ore del loto tempo per la ricerca su una malattia che potrebbe toccare ciascuno di noi. E che tocca sempre di più anche persone molto giovani». Il 14 settembre i quadretti verranno disposti sul pavimento del patio di Palazzo civico per formare la coperta e poi, a partire dalle 10, verranno venduti al prezzo di cinque franchi ciascuno (più informazioni sul sito Internet www.corsadellasperanza.ch). Se pioverà la manifestazione verrà rimandata, ma non cambierà niente: l’acqua che conta è quella di cui è pieno il fiume della solidarietà.

(dal Corriere del Ticino del 2 settembre 2019)