Intervista sul tema “ex macello” alla Municipale Cristina Zanini apparsa su La Regione Ticino.

Annunciare subito la disdetta agli inquilini dell’ex macello da parte del sindaco di Lugano è stata una fuga in avanti. In municipio non è ancora stato stabilito esattamente come procedere». Cristina Zanini Barzaghi, titolare del Dicastero immobili e municipale PS di Lugano si distanzia dalle parole pronunciate da Marco Borradori nella seduta di Consiglio comunale di lunedì sera.

Entrando nel merito, a livello di tempistica «Non c’é nessuna urgenza. Adesso  è importante partire subito con il concorso di architettura e si sa che trascorreranno ancora diversi anni prima dell’inizio dei lavori (previsti nel 2026, ndr.). Anche il centro sociale ha compreso che la Città vuole sistemare l’ex macello. la situazione si potrebbe gestire meglio con una maggiore disponibilità al dialogo». Non solo. «non sono segnalati Grossi problemi di ordine pubblico all’ex macello, sicuramente ve ne sono meno rispetto a quanto succede attorno alle partite di calcio o di hockey o fuori dalle discoteche. Per me, lunedì sera era importante riuscire a ottenere il credito per poter partire con un concorso finalizzato a restaurare l’edificio. È un bene culturale protetto il cui stato di degrado ci impone di intervenire. La presenza del centro sociale, paradossalmente ha permesso di conservare questo luogo fino ad oggi a costo zero. Le  attività di tipo associativo future  da definire dopo il concorso non sono molto distanti da quanto viene offerto già oggi. Altre decisioni sono al momento premature »

«Mi spiace per questa mancanza di dialogo che necessita di apertura dalle due parti. Gli autonomi hanno un modo di comunicare difficile,  ma anche la maggioranza del Municipio non dimostra apertura». Eppure alcuni incontri ci sono stati negli anni scorsi, anche a Palazzo Civico. «Sì, in effetti loro sanno che se la città non sa cosa fare all’ex macello non ci sono motivi per mandarli via» Ora con la decisione formale del legislativo il motivo di interesse pubblico è dato… «In teoria una parte delle proposte di contenuti per il futuro ex macello sarebbero compatibili con l’autogestione se ci fosse maggiore disponibilità a interagire. Purtroppo la maggioranza non ha voluto». «Abbiamo già provato a valutare possibili sedi alternative ma è difficile trovarle». Ci sta riprovando la commissione speciale Città-Cantone ma senza coinvolgere gli inquilini… «È un percorso in salita e questa decisione già presa a priori rende il nostro lavoro più difficile”