Nel 2018 ricorrono i 50 anni dal Sessantotto e sull’onda dei movimenti il Ticino il 19 ottobre 1969 accordò il diritto di voto alle donne. È bene ricordare che le prime rivendicazioni femministe risalgono alla Rivoluzione francese e che Marx riteneva che “i grandi cambiamenti sociali sono impossibili senza un sollevamento femminile.” All’inizio del XX secolo in quasi tutto il mondo le donne ottennero il diritto di voto, mentre in Svizzera il voto alle donne venne proposto per la prima volta nel 1904 dal Partito socialista svizzero, ma fu accordato solo nel 1971. In questi 50 anni la partecipazione delle donne alla politica ha certamente contribuito a migliorare la condizione femminile e oggi il principio della parità è iscritto nella nostra costituzione.
Ma molto resta ancora da fare, soprattutto per eliminare le disparità salariali. A parità di mansione lavorativa, le donne guadagnano circa il 15%-20% in meno e nemmeno le statistiche ufficiali riescono a spiegare queste differenze. Il consigliere federale Berset ha promosso la carta per la parità che è stata sottoscritta anche dalla città di Lugano.
Solo con molta insistenza si riescono ad ottenere piccoli passi avanti.
Per questo motivo il Partito socialista svizzero ha lanciato l’anno femminista, che inizierà il 22 settembre prossimo con una grande manifestazione a Berna. Anche in Ticino ci saranno diversi eventi, che si concentreranno soprattutto sulla partecipazione politica delle donne. Il prossimo 19 ottobre a Lugano inizieremo con una retrospettiva storica con testimonianze di diverse donne politiche.
Purtroppo, dopo qualche decennio con segnali incoraggianti, oggi la quota di donne in politica è in calo, specialmente negli esecutivi. In Consiglio di Stato, nei Municipi di Bellinzona, Mendrisio e Locarno non siede nessuna donna. E proprio nei prossimi mesi, bisognerà preparare le liste per l’anno elettorale 2019. La nostra Sezione si sta già impegnando: diverse donne hanno già dato la loro disponibilità. Altre si aggiungeranno nei prossimi mesi e spero che ci sarà un forte sostegno alla lista del partito socialista.
Emilie Lieberherr nel 1969, in relazione al diritto di voto femminile, scrisse: “Io spero che anche gli uomini abbiano un cuore, e desidero che gli uomini vogliano accettare che anche le donne hanno una testa”.
Cristina Zanini Barzaghi, municipale PS Lugano