Gli alberi in città, soprattutto quelli lungo le strade, crescono in un ambiente stressante e hanno più bisogno di cura rispetto a quelli cresciuti nella natura.

Gli alberi in città, soprattutto quelli lungo le strade, crescono in un ambiente stressante e hanno più bisogno di cura rispetto a quelli cresciuti nella natura. Le chiome faticano a svilupparsi pienamente fra le facciate delle case, il traffico, i cavi aerei, l’ illuminazione e i cartelli stradali. Le radici sono spesso racchiuse in aiuole troppo piccole, strette fra muri di cantine, canalizzazioni e terreno molto compatto. Gli alberi sono ulteriormente sollecitati da urti, scavi per cantieri, sale antigelo, vandalismi, vibrazioni e smog. La vita per le piante in città è difficile e non tutte le specie riescono a crescere in modo ottimale.
La loro presenza è però molto importante: non solo migliorano la qualità di vita e valorizzano la città, ma regolano il microclima, riducono l’inquinamento e sono habitat per numerosi animali. È sicuramente compito dell’autorità pubblica curare e sviluppare questo patrimonio verde, preservando nel contempo la sicurezza ed evitando situazioni di pericolo alla popolazione e al traffico. “Nessun albero viene tagliato senza motivo”: con questa frase si apre il nuovo vademecum del verde comunale che il servizio del verde pubblico della città di Lugano sta preparando. Un vademecum che intende aiutare ad agire in modo corretto nei confronti del verde cittadino.
La nostra città desidera aumentare le alberature cittadine rinnovandole dove necessario, sostituendo in particolare gli esemplari malati e instabili. È un tema sensibile e ostico da affrontare: sarebbe più semplice non occuparsene e rimandare il problema ad altri dopo di noi. Il senso di responsabilità ci impone, al contrario, di agire di conseguenza.
Nel 2007 la prospettata sostituzione di un grande ippocastano nella corte della casa “Anne-Frank”, ad Amsterdam, fece scorrere fiumi d’inchiostro a livello internazionale : si salvò momentaneamente l’albero, il quale crollò qualche anno più tardi fortunatamente senza causare danni. Anche da noi i tagli di alberi nelle città, ma anche nei comuni più piccoli, hanno sempre fatto discutere.
A Lugano abbiamo belle alberature risalenti a molti anni fa, molto apprezzate dalla popolazione, in parte protette, ma non tutte in buono stato di salute. Gli ultimi crolli avvenuti preoccupano e impongono delle misure di sicurezza adeguate alla situazione.
Ad esempio nel parco Ciani, gli alberi deperiti vengono mantenuti più a lungo e la chiusura dei cancelli in caso di forte vento preserva l’utenza dagli incidenti.
Per contro i viali alberati lungo le strade devono essere trattati con maggiore prudenza; dove le chiome sono molto fitte e compenetrate una con l’altra, il rischio di un crollo a catena è senz’altro maggiore, come pure quello di causare danni a veicoli e pedoni in transito. Nel caso del viale Castagnola, diverse perizie evidenziano da anni la precarietà degli ippocastani e una parte degli alberi è già stata sostituita in corrispondenza della piscina coperta comunale e del tennis club.
Nel corso degli ultimi cinque anni il servizio del verde pubblico ha piantato 392 nuovi alberi e sostituito 246 alberi, avvalendosi della collaborazione di diversi esperti indipendenti. Con uno specifico credito stanziato nel 2012 , il Consiglio comunale ha confermato la volontà di proseguire con questo indirizzo anche per i prossimi anni.
Come nuova capo dicastero ho valutato la programmazione degli interventi da prevedere per i prossimi tre anni assieme agli specialisti e il Municipio ha preso la decisione di procedere – non a cuor leggero – con la sostituzione di 160 alberi in diversi punti della città, in gran parte in fase di deperimento e preoccupanti dal punto di vista della stabilità.
Con trasparenza abbiamo proposto una passeggiata pubblica dove abbiamo esposto a grandi linee gli interventi previsti e abbiamo ricevuto molti spunti interessanti.
Ora, prima di passare alla fase operativa, che avverrà in modo scaglionato su diversi anni, andremo a fondo di tutte le tematiche aperte, anche di quella della conservazione del viale Castagnola come bene culturale. In questo caso il Municipio ha ordinato un’ulteriore perizia.
Nel frattempo v’invitiamo a consultare il sito della città dove abbiamo raccolto una ricca documentazione e sicuramente vi terremo aggiornati sui successivi sviluppi di questo impegnativo dossier.

C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
Warren Buffett (economista e imprenditore) 2002

apparso su la Regione 3 dicembre 2013

www.lugano.ch/verde