Gli importanti sviluppi in corso in zone strategiche della città come a Cornaredo, al Campo Marzio, all’Università, nel Pian Scairolo e nel comparto stazione FFS rendono necessario un nuovo approccio alla mobilità della nostra regione.
Nell’interessante simposio dell’ASPAN tenutosi la scorsa settimana a Lugano è stato illustrato che attorno alle stazioni ferroviarie ticinesi esiste un notevole potenziale di sviluppo per residenza, scuole, attività lavorative e commerciali. Tale sviluppo è possibile senza incrementare ulteriormente il traffico privato, ma ottimizzando l’offerta ferroviaria e sviluppando una rete complementare efficiente di traffico pubblico.
Perciò è giusto che il progetto per la rete tram del Luganese avanzi celermente.
Fra le trattande del prossimo consiglio comunale di martedì figura l’avvio della progettazione definitiva della tappa prioritaria della rete del tram luganese. Si tratta di dare continuità al progetto di massima, avviato dal voto in consiglio comunale nel giugno 2010. Allora era già stato analizzato il concetto della rete ad H, che prevede una nuova galleria fra la pianura del Vedeggio e il centro città, il collegamento veloce in verticale con la stazione FFS, una linea a ovest da Manno a Ponte Tresa tramite la linea FPL, e ad est una linea verso Cornaredo e verso Paradiso e il Pian Scairolo. La commissione pianificazione aveva chiesto di accelerare il collegamento della rete alle due stazioni FFS di Lamone e Paradiso, di anticipare il più possibile gli studi dell’asta est verso Cornaredo e il Pian Scairolo, come pure di mantenere la linea FLP esistente fra Bioggio e Lugano Stazione. Questi suggerimenti sono stati considerati nel progetto della tappa prioritaria e ulteriori passi avanti sono pure stati fatti nello studio sulla continuazione dei tracciati verso est e ovest. Un esempio è la scelta di realizzare la fermata in centro a Lugano in superficie e non sotterranea: ciò permetterà il prolungamento diretto della linea verso Cornaredo, che farà guadagnare tempo prezioso all’utenza.
È perciò importante dare fiducia e confermare questo progetto senza stravolgerne l’essenza. Anche questa volta la commissione pianificazione propone alcuni affinamenti al progetto presentato, quali quello di riconsiderare la capienza e l’ubicazione dei Park&Ride di tutta la regione, di permettere l’accesso alle biciclette sul tram e nei lift di collegamento con la stazione FFS – come già fatto con successo a Losanna – e di valutare l’inserimento di ulteriori fermate interessanti sotto Breganzona e in zona Aeroporto.
Solo con un atteggiamento positivo e costruttivo il tram potrà presto arrivare a destinazione.
Corriere del Ticino 31 marzo 2012