«La felicità vera è la frugalità, poiché di frugalità ce n’é a sufficienza ovunque.
Johann Wolfgang von Goethe (1)

Come nona città svizzera, Lugano partecipa attivamente nell’Unione delle città svizzere e ricevo regolarmente informazioni su temi di attualità. L’ultima newsletter del 2020 con titolo “la città sobria è un’utopia?” mi ha fatto riflettere sulla possibile risposta da dare a questa domanda.

Non possiamo infatti pensare di tornare alla “normalità” che precedeva la pandemia che stiamo vivendo. Anche se al momento dobbiamo affrontare questa emergenza dal punto di vista pratico, non si può evitare di pensare anche al dopo: avremo certamente molti problemi, non solo economici, ma anche sociali e ambientali da risolvere. Ben vengano quindi delle riflessioni sulla sobrietà (2). In modo pratico, l’Unione delle città svizzere ci indica che sobrietà non significa rinuncia ma cambiamento verso una vita felice e appagante. Si tratta di una necessità dettata anche dalla svolta climatica. A livello comunale è possibile concretizzarla con diverse azioni:

  • con meno spostamenti, incentivando la vicinanza fra abitazioni, posti di lavoro, acquisto e svago
  • con meno spreco e rifiuti, con più scambio, riuso e condivisione di oggetti e di edifici, e con un minore consumo di territori
  • favorendo i commerci, le produzioni locali e il fai da te.
  • con più qualità degli spazi pubblici e attività da dedicare a cultura, sport e svago.

È utopico desiderare una società più comunitaria con un’economia più condivisa, in cui non sono solo i soldi a fare la felicità? Secondo l’Unione delle città svizzere “la sobrietà è facile da implementare nei quartieri dove esiste una buona rete sociale”. Perciò un buon punto di partenza sono i progetti che si sviluppano sia nei rioni urbani, sia nei villaggi discosti.

Lugano ne ha iniziati alcuni che vanno in questa direzione: la creazione delle case SPIN (Spazi Insieme) nei quartieri, il recupero di edifici dismessi e lo sviluppo di insediamenti con mescolanza di funzioni. Nei prossimi anni questi progetti diffusi saranno indispensabili per creare una nuova identità luganese. La futura classe politica luganese saprà promuovere la sobrietà? Ma come? Con maggiore sensibilità rispetto all’ambiente, ai propri quartieri e alle persone di ogni ceto e generazione che sono una grandissima risorsa della nostra città.

Articolo apparso sul Corriere del Ticino

Cristina Zanini Barzaghi
www.cristinazanini.ch
27 gennaio 2021

  1. Frase ripresa da Focus 8/2020 “La ville sombre: une utopie?”
  2. Sobrietà (sost.) da Sobrio (agg.): Moderato nel soddisfacimento degli appetiti e delle esigenze naturali; Semplice, misurato; Alieno da ogni eccesso o ridondanza.